Dopo il vertice Ue, Giuseppe Conte non ha perso occasione per lanciare accuse a Giorgia Meloni: i due post social discutibili.
A seguito del vertice Ue a Bruxelles, Giorgia Meloni ha spiegato la posizione dell’Italia in merito alla situazione in Ucraina e l’intervento Usa nelle trattative di pace. Parole che a quanto pare non sono piaciute a Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle, infatti, tramite un doppio post social, ha optato per scagliarsi contro la Premier.

Giuseppe Conte: la reazione dopo il vertice Ue
Dopo il vertice Ue tenutosi a Bruxelles e le varie posizioni espresse dai leader europei, Giorgia Meloni compresa, Giuseppe Conte ha deciso di esprimere il suo pensiero scagliandosi contro la Premier. Tramite un primo post su Facebook, il numero uno del M5S ha detto: “Più che le conclusioni del Consiglio europeo sembrano un bollettino di guerra, con i nostri governanti che, in un clima di ubriacatura collettiva, programmano una spesa straordinaria di miliardi su miliardi per armi, missili e munizioni. E la premier Meloni cosa dice? ‘Riarmo non è la parola adatta’ per questo piano. Si preoccupa della forma e di come ingannare i cittadini […]”.
Il commento di Conte è poi andato avanti: “[…] I fatti sono chiari: dopo 2 anni e mezzo di spese, disastri e fallimenti in Ucraina anziché chiedere scusa agli italiani, Meloni ha chiesto a Von der Leyen di investire cifre folli in armi e spese militari dopo aver firmato sulla nostra testa a Bruxelles vincoli e tagli sugli investimenti che ci servono davvero su sanità, energia, carovita, industria e lavoro […]”.
Il secondo post social: “Scendere in piazza”
Come se non bastasse, Conte ha poi rincarato la dose contro la Meloni portando alla luce un’altra situazione legata alla sanità pubblica italiana e avvalendosi di un secondo post su Facebook: “Mentre Meloni si batte per armare l’Italia fino ai denti con una montagna di miliardi a industrie militari, i cittadini sono disarmati anche di fronte a un tumore e a patologie gravi. Solo sul territorio di Trapani sono emersi oltre tremila referti in ritardo per persone che devono iniziare importanti terapie, cittadini che aspettano 8 mesi per un esame istologico su un tumore, mentre le metastasi dilagano […]”.
Conte ha parlato di situazioni “da brividi” e ha poi invitato tutti a scendere in piazza per protestare: “[…] Meloni ha firmato i vincoli europei che ci impediscono di investire sulla sanità, mentre ha chiesto e ottenuto di farli saltare per investire scriteriatamenre in spese militari. Dobbiamo fermare questa follia. Il 5 aprile in piazza per farci sentire“.